Il “Manuale di vita vissuta” è il raccoglitore di quelle famose istruzioni, di cui ho parlato nel mio primo e secondo libro, che non riuscivo mai a decifrare e a scoprire (spesso nemmeno parzialmente) se non dopo aver combinato tutta una serie di casini inenarrabili. Un elenco di modalità semplici e concrete, subito utilizzabili, per cercare abbattere i nostri blocchi o limiti (imposti o autoimposti), che ci impediscono di essere felici. Se il mio primo e secondo libro erano senza dubbio fortemente connessi al mondo del tatuaggio, dell’arte e della sua più profonda missione universale e spirituale, per cui di conseguenza poteva apparire riservato ad una limitata cerchia di persone (tatuati, tatuatori e persone interessate a quel mondo variopinto), questo “manuale” aveva e tutt’ora mantiene il pregio di rivolgersi ad ogni essere umano, che cerchi di migliorare la propria esistenza: in pratica ad ognuno di noi. È un libro che si può veramente definire “per tutti” e propone un percorso di crescita personale davvero utile, semplice e alla portata di chiunque.
Con questo libro, “l’ultimo della mia prima drilogia” si chiude la mia esperienza letteraria relativa ad un mio temporale sentire e conseguente modo di vivere, con conseguente approccio alla vita e alle sue dinamiche. Lasciando naturalmente il posto alla mia successiva “seconda drilogia”, sicuramente maggiormente volta alla comprensione più occulta e profonda della spiritualità.
Prefazione di Renzo Maggiore
Chi sopravvive a se stesso e al disorientamento famigliare e sociale – ribelle o no – risultata certamente prezioso nel momento in cui innalza la prospettiva di autoanalisi e analisi per poi donarne i frutti di conoscenza, giudizio e infine vie d’uscita dal modello socio-economico attuale… Evidentemente, per Ennio, tale modello è altamente corrotto e gestito da una élite di ‘folli’, per lo più ricconi, che si considera illuminata (gli “Illuminati” per l’appunto); nel contempo, “loro” considerano “infanti” quasi tutti gli altri bipedi che si muovono con scarsa consapevolezza su questo pianeta. Ecco che, nel corso dei secoli, la Triade del potere capitanata dal Vaticano con sedi distaccate un po’ ovunque (con i bracci armati in America e la conduzione economica in Inghilterra) mette in atto ogni sorta di diavoleria e marchingegno legislativo e burocratico al fine di tenere sotto controllo le menti della massa, così da gestirla a piacimento limitando le libertà personali, velando in ogni modo le profondità dell’anima e castrando il “sesto senso” o “terzo occhio” attraverso vaccini e ‘scie chimiche’ di ogni genere. Vengono utilizzati al tal fine persino le mafie, l’Isis, la “magia nera”, ovviamente le religioni ed il classico ma sempre efficace dividi et impera… A livello nazionale, la Triade è composta da Vaticano, Stato e Mafia. A tessere le fila della “Matrix”, peraltro ben illustrata in film e libri visto che non è più necessario nemmeno tenerla nascosta, ci sarebbero niente meno che i Gesuiti, di cui l’attuale Papa è rappresentante. Ovviamente, per tenere in piedi un tale inganno serve una gestione oculata e subdola dell’informazione e in genere dei canali mediatici: per prima cosa occorre tener ben imbonite le menti, perché la soluzione di questo Truman Show globalizzato sta proprio nello svuotamento dei condizionamenti culturali; non si tratta tanto di attuare una rivoluzione armata (che porterebbe ad una sicura sconfitta viste le forze in campo), bensì una presa di coscienza individuale, una condivisione di conoscenze e di strumenti di ‘liberazione’ dai lacci burocratici con un conseguente cambio di mentalità che porta inevitabilmente all’uscita dal “Sistema” attraverso scelte di vita e correttivi “giuridici” (ad esempio ‘sbattezzo’ e dichiarazione di autonomia verso vari Enti in quanto “Essere umano” protetto fortunatamente da varie carte dei diritti umani oggi presenti e riconosciute nel mondo).
Il libro diventa dunque uno strumento di consapevolezza che vuole aprire gli occhi al lettore sul suo effettivo stato di “servo inconsapevole” e di “oggetto di proprietà” (come risulta agli atti se andiamo a leggerci i documenti dell’Anagrafe statale ed ecclesiastica e quelli da noi stessi firmati, in cui cediamo la “gestione di noi stessi” a terzi che sono sempre ‘Società per azioni’, Stato compreso).
Ennio attinge da diverse fonti, anche internettiane, rischiando probabilmente – con la pubblicazione di questo libro – l’accusa di “complottismo” o – se le tesi corrispondessero a verità – un inserimento nella lunga lista nera della ‘Cupola illuminata’, sancendo un suo salto qualitativo da semplice ribelle borderline (pericoloso solo per se stesso e gli altri bipedi inconsapevoli) a ‘nemico del sistema’. Ahimè lunghissima è la lista di politici, magistrati, giornalisti, letterati, poliziotti, persino papi fatti fuori dai veri potenti… Tuttora, nella tanto decantata epoca moderna della ‘sovranità popolare’ e degli Stati laici e liberali, saremmo dunque ben inseriti nel regno di Satana, come si evince dallo stesso artificio letterario che l’autore usa (già apprezzato nel precedente “Manuale di vita vissuta”): egli colloquia ed esprime le sue preoccupazioni al suo angelo custode Yerathel, il quale lo incoraggia ad andare avanti nella sua nuova mission d‘apostolo di verità per minare alle fondamenta il potere del suo Antagonista, quel Lucifero che dirige le menti degli Illuminati. Questo dialogo risulta a tratti divertente e tende ad alleggerire la trattazioni di temi così spinosi, oltre a spostare forse un po’ di responsabilità da chi scrive ad entità divine che si servirebbero della nostra penna per combattere una guerra che ha nella materia soltanto l’evidenza più superficiale… Davvero esiste la dualità tra Bene e Male? Se la soluzione parte dal Vuoto della mente, che lo stesso Ennio Dri sta sperimentando invitando indirettamente il lettore a fare lo stesso, allora tutto è “Bene” nel momento in cui prendiamo coscienza che i conflitti si innescano proprio nella mente: se liberiamo l’inconscio e trascendiamo le divisioni, la vittoria finale è garantita perché scopriremmo il vero Regno di Luce.
Renzo Maggiore