Coro delle Dominazioni

Premessa.
Durante questa carrellata relativa alle 8 Entità che compongono il Coro delle Dominazioni il lettore troverà una descrizione dell’Arcangelo che lo Governa. In questo caso la Reggenza spetta a HESEDIEL.
Quindi seguiranno le descrizioni degli altri 8 Geni che appartengono a questo specifico Coro.
Nelle pagine riservate a ogni singolo Angelo troverete varie descrizioni tratte dai libri di Haziel, di Pier Luca Pierini e di Igor Sibaldi. Altro materiale è stato reperito sulla rete.
INOLTRE:
Per ogni Entità Angelica saranno presenti immagini e testi così divisi:
Un ampio spazio è dedicato alla descrizione di ogni Genio secondo Igor Sibaldi (le descrizioni sono tratte da: “Libro degli Angeli” e sono state rivedute dall’autore di un blog); descrizione che, tra tutte le altre di mia conoscenza, io percepisco come la “più affine”.
Un’altro alle caratteristiche caratteriali del bambino governato dal proprio Genio.
La Claviculae Angelorum
Vengono citati più volte i nomi dei Geni scritti con le 22 lettere dell’alfabeto ebraico.
Sono elencate le loro Esortazioni e le loro Invocazioni (secondo Haziel)
Il dono da loro dispensato.
Le date di reggenza. (secondo Haziel e secondo Pier Luca Pierini)
Una breve descrizione dell’energia dell’entità contraria.
La meditazione associata all’Angelo e la relativa immagine composta da lettere dell’alfabeto ebraico.
Corrispondenze con le simbologie degli Arcani maggiori.
Cori di appartenenza e Arcangeli di influenza.
La composizione del Coro delle Dominazioni.
25 Nithaiah
26 Haaiah
27 Yerathel
28 Seheiah
29 Reyiel
30 Omael
31 Lecabel
32 Vasariah
Gerarchia Angelica Dominazioni.
Se vogliamo farcene un’immagine, possiamo dire: un antico sistema solare è scomparso, è svanito; in quell’antico sistema solare avevano raggiunto il massimo grado di maturità le schiere dei Serafini, Cherubini e Troni. Ora secondo i cenni della suprema Trinità, i Serafini ricevono i piani, le mète del sistema cosmico, i Cherubini li elaborano, e nella sfera prescelta i Troni emanano dalla loro sostanza il fuoco primordiale e lo fanno fluire. Così possiamo intendere l’inizio del nostro sistema cosmico. Ma esistono anche altre entità che in certo modo erano pure presenti nel sistema solare precedente il nostro. Esse non hanno però raggiunto l’altezza della prima gerarchia; sono rimasti a un livello più basso, sono giunti al nostro sistema in modo da dover essi stessi attraversare ancora una certa evoluzione prima di poter esplicare un’azione creativa, di potersi offrire in sacrificio. Queste entità sono quelle della seconda triplice gerarchia. Le entità della seconda sono quelle di cui ho già indicato i nomi: Dominazioni o spiriti della saggezza. Poi le cosiddette Virtù, come le chiamò Dionisio l’Areopagita e, le Potestà, o spiriti della forma.
Le Dominazioni sono il primo coro degli angeli della seconda gerarchia della tradizione cristiana. Il nome rivelatore delle sante Dominazioni ci indica la loro forza di elevarsi, che mai si sottomette, libera da ogni inferiore cedimento; esse non si abbassano assolutamente a nessuna realtà discordante e tirannica, superano ogni degradante asservimento, entrano il più possibile in comunione con l’eterna divinità del Principio della Dominazione.
Conosciuti anche come Hashmallim, della tradizione ebraica, hanno il compito di regolare i compiti degli angeli inferiori. “Mentre guardavo, ecco venire dal nord un vento di tempesta, una grossa nuvola con un fuoco che si avvolgeva su se stesso; intorno ad esso e dal mezzo di esso emanava un grande splendore come il colore di Hasmal (tradotto come bronzo incandescente) in mezzo al fuoco” (Ezechiele,1-4). Le Dominazioni compongono l’esercito dell’Apocalisse e stabiliscono i confini entro i quali l’elemento creato potrà agire; confini entro cui la nuova creazione potrà muoversi interagendo con gli altri elementi creati, secondo un principio di generale armonia e in ottemperanza alle leggi universali. Nelle “Omelie sul Vangelo” (VI secolo), san Gregorio Magno sostenne che gli esseri umani capaci di dominare in se stessi ogni istinto malvagio sono vicini alle schiere delle Dominazioni (34:11). Nella tradizione della Saggezza antica le Dominazioni si manifestano attraverso: la Volontà, Atman, sono fuoco elettrico, la scintilla, il gioiello del loto, essi sono la Volontà cosciente. Le Dominazioni accolgono ciò che i Troni portano per così dire giù dall’universo, e lo dispongono in modo che possa regnare una concordanza tra il singolo corpo celeste che sta nascendo e l’intero universo, tutto deve esser disposto in modo che quegli ordini vengano veramente eseguiti e quegli impulsi realizzati.
Le Dominazioni lavorano all’interno del pianeta, sono le ordinatrici, le entità spirituali che producono la condensazione della sostanza, rendendo il pianeta atto ad ospitare la vita, il Regno Minerale, sabbie, terreni soffici, montagne, rocce, ecc. Nel corpo umano per analogia possiamo dire che sono l’elemento terra, cioè quello più solido, le nostre ossa ad esempio. Sempre per deduzione sono le forze all’interno del nostro corpo, non dobbiamo considerare queste forze angeliche come qualcosa a cui non partecipiamo, tutto ci unisce, la vita Una è manifesta in tutte le sue sfaccettature, tutto ci accomuna e ci compone, anche gli Angeli. La forza delle Dominazioni dentro di noi è quella che ci permetterà di correggere, con la Volontà, quegli aspetti inferiori che producono sofferenza. Mentre scrivo queste righe mi rendo sempre più conto quanto sono importanti gli Angeli nella nostra vita e quanto poco apprezziamo il loro sacrificio; noi esseri umani non abbiamo il senso della gratitudine, per queste forze Spirituali che da eoni ci seguono e ci sostengono con la Loro essenza. Si può dunque vedere quanto sia necessario comprendere le funzioni dei Deva di ogni grado. Come dice Alice Baley: <<è però altrettanto importante che l’uomo si astenga dal manipolare queste forze della natura fino al momento in cui <conosce> se stesso ed i propri poteri, e fintanto che non abbia sviluppato appieno la coscienza dell’Ego; allora, e soltanto allora, potrà collaborare senza pericolo, saggiamente e intelligentemente, con il piano. Per ora, per l’uomo comune e anche per quello avanzato, questo è pericoloso da tentare e impossibile da compiere>>.
Arcangelo HESEDIEL e Coro degli Angeli Dominazioni.
POTENZA DELLO SVILUPPO e DELLA PROSPERITÀ A CAPO DEL CORO DEGLI ANGELI DOMINAZIONI.
La sede di Hesediel, Potenza dello Sviluppo, della Prosperità e dell’Esuberanza, è nella quarta Sephira o Turbine GIOVE – HESED. Il suo Nome Hesediel (o TsadkieL, o Zadkiel, o Zahd Kee El, o Ezechiele) significa “Favore di Dio”.
Osservando la posizione di questo Arcangelo, nell’Albero di vita degli Angeli e degli Arcangeli, sappiamo che si trova, in quarta posizione, nel Turbine Hesed.
L’Arcangelo HESEDIEL è il figlio del Pensiero Divino, trasmesso da METRATON, RAZIEL, BINAEL, nonché portatore della Suprema Volontà Divina e deve mettere a frutto questo grano nel nuovo mondo dei SENTIMENTI.
Dal Turbine HESED si sprigionerà il Desiderio Imperioso che spronerà la persona alla conquista della felicità totale e permanente.
Nelle energie elargite dall’Arcangelo HESEDIEL sono presenti i poteri dei sentimenti, che ci spingono alla conquista di tutto ciò che esiste sulla Terra.
Tale desiderio, è conferito dall’Arcangelo HESEDIEL e dal Suo Coro di Angeli della seconda sfera: Dominazioni.
Per accordarci tutte le energie che ha scelto nel Cosmo, quelle del Turbine Hesed, è in grado di risolvere favorevolmente quanto attiene ai nostri interessi.
L’Arcangelo HESEDIEL è anche apportatore di Giustizia, di ciò che ci indurrà alla rinuncia del superfluo, di ogni forma di futile sovrabbondanza.
Pertanto, nelle energie elargite dall’Arcangelo Hesediel sono presenti i poteri dei sentimenti, che ci spingono alla conquista di tutto ciò che esiste sulla Terra. Ma, sulla distanza, questo Arcangelo è anche apportatore di Giustizia, di ciò che ci indurrà alla rinuncia del superfluo, di ogni forma di futile sovrabbondanza
L’Arcangelo HESEDIEL ha organizzato l’Universo a propria immagine e somiglianza. Pertanto ha fatto sì che i Desideri regnassero da padroni, da sovrani assoluti.
Grazie all’invocazione a Hesediel o ai suoi Angeli-Dominazioni, i nostri desideri trionferanno.
Hesediel è portatore di benessere, di soddisfazione, di piacere, di vita agiata, di euforia.
Sotto il profilo astrologico, il punto in cui si situa il pianeta Giove (sede simbolica di Hesed) in un oroscopo è il punto di riuscita.
Anche gli aspetti giudicati negativi dall’Astrologia non verranno per questo avvertiti come un male. Al contrario, si tratterà di soverchi favori, di un eccesso di guadagno, di abbondanza, di opulenza, di espansione…. tale da rischiare di condurci alla perversione.
In tal caso si renderebbe necessario un processo di assestamento, una sorta di riordino, da parte di Camael, ricorrendo alle energie di Gueburah-Marte.
Preghiera all’Arcangelo HESEDIEL (Tsadkiel)
Gloria a Te, Arcangelo HESEDIEL
Signore dei domani più lieti e più sereni!
Io ti chiedo di affrancarmi dal passato
affinché mi sia dato, ormai, di agire e di riuscire.
Ero solo, vivevo in solitudine,
ma grazie al fiorire delle mie Preghiere,
io posso, con Te,
lodare ed esaltare lo Spirito Universale,
l’Eterno, Signore e Creatore dell’Universo,
onde rendergli grazie per la mia riuscita
morale e materiale.
Nell’Albero della Vita il Turbine Hesed si trova in quarta posizione: mentre la forza evolutiva emanata dai precedenti Turbini KETHER – HOCHMAH – BINAH è primariamente la Volontà (Volontà-Volontà, Volontà-Amore, Volontà-Sapere), dal Turbine HESED si sprigiona il desiderio imperioso. In altre parole Hesediel (figlio del Pensiero Divino trasmesso da Metraton, Raziel, Binael) è il frutto dell’intelligenza ma la sua forza generatrice determina l’insorgere del desiderio volto a mettere a frutto il seme della Volontà Divina nel dominio dei sentimenti. Insieme alle Dominazioni, questo Arcangelo conferisce dunque l’energia che sprona alla conquista della felicità più ampia; con questo spinge anche al possesso, esaudisce e favorisce le acquisizioni materiali.
E’ l’Arcangelo che concede la pienezza materiale e la ricchezza: nella vita quotidiana è portatore di condizioni di benessere, soddisfazione, vita agiata ed euforia; aiuta ad ottenere credito, ricompense materiali, crescite nella scala sociale. E’ associato a Giove (il pianeta dell’espansione e della Gioia) e, sotto il profilo astrologico, non per niente il punto in cui si situa questo pianeta (sede simbolica di Hesed) è il punto di riuscita. L’invocazione a Hesediel favorisce lo sbocciare di tutti i lati del carattere legati alla Gioia (termine che, insieme a “gioviale”, attribuito alle persone serene e sorridenti, discende appunto da Giove). Grazie a lui i nostri desideri possono trovare compimento: sono favoriti il successo, la realizzazione dei progetti, il coronamento delle ambizioni.
Per i nati sotto la stella di questo Arcangelo, i rischi connessi a tanta abbondanza possono essere favori tali (per esempio un’abbondanza materiale non sempre meritata, o perfino eccessi di guadagno, a volte nell’incapacità di riconoscerne il valore) da indurre l’individuo a concentrarsi troppo sull’Avere, perdendo di vista la fonte della vera Gioia. Se tale circostanza si produce, i “Figli di Hesediel” (cioè gli Arcangeli delle Sephire successive) saranno incaricati di ristabilire l’ordine: un processo di assestamento da parte dell’Arcangelo Camael (Rigore di Dio) e di Raffaele (Guarigione di Dio) può introdurre nel destino della persona una sorta di “riordino” karmico, ricorrendo in particolare alle energie di Geburah–Marte. Infatti, poiché sulla distanza questo Arcangelo è apportatore di Giustizia, egli dona, ma anche guida verso esperienze capaci di trasformare, cioè tali da condurre alla rinuncia del superfluo, di ogni forma di futile sovrabbondanza. Beneficiando della sua grazia, l’Uomo deve dunque cercare di conquistare l’Equilibrio.
CORO ANGELICO.
Riguardo alle energie del proprio Coro, Hesediel governa le Dominazioni, cioè le Potenze che stabiliscono i confini entro i quali l’elemento creato potrà agire, nel pieno rispetto delle leggi stabilite in precedenza dai Cherubini. Se la nuova creazione rispetterà tali confini, interagendo armonicamente, con gratitudine e condivisione, le Dominazioni le infonderanno fiducia, percezione dell’abbondanza e profonda gioia. In caso contrario, qualora emerga ingratitudine e incapacità di riconoscere i doni ricevuti (nonché le responsabilità che vi sono connesse) esse vengono comunque in soccorso, aiutando la persona a comprendere che tutte le cose sono in abbondanza: cioè che, se pensiamo ci manchi qualcosa, noi stessi siamo ciechi nel non vedere o incapaci di accettare perché chiusi, e accecati dalla sfiducia.
Infatti “l’Amore dà, la Fede riceve”: la fede dunque è estremamente importante, perché se non sappiamo ricevere non sapremo neanche dare. Il lavoro specifico che si può svolgere con le Dominazioni è appunto sviluppare la fede, la fiducia in sé stessi e nella vita, la capacità di aprirsi e di ricevere dal mondo circostante, per diventare capaci di donare.