8 Michele Arcangelo reggente del Coro degli Arcangeli


Coro degli Arcangeli

Premessa. 

Durante questa carrellata relativa alle 8 Entità che compongono il Coro degli Arcangeli  il lettore troverà una descrizione dell’Arcangelo che lo Governa. In questo caso la Reggenza spetta a MICHELE.

Quindi seguiranno le descrizioni degli altri 8 Geni che appartengono a questo specifico Coro.

Nelle pagine riservate a ogni singolo Angelo troverete varie descrizioni tratte dai libri di Haziel, di Pier Luca Pierini e di Igor Sibaldi. Altro materiale è stato reperito sulla rete.

INOLTRE:

Per ogni Entità Angelica saranno presenti immagini e testi così divisi:

Un ampio spazio è dedicato alla descrizione di ogni Genio secondo Igor Sibaldi (le descrizioni sono tratte da: “Libro degli Angeli” e sono state rivedute dall’autore di un blog); descrizione che, tra tutte le altre di mia conoscenza, io percepisco come  la “più affine”.

Un’altro alle caratteristiche caratteriali del bambino governato dal proprio Genio.

La Claviculae Angelorum

Vengono citati più volte i nomi dei Geni scritti con le 22 lettere dell’alfabeto ebraico.

Sono elencate le loro Esortazioni e le loro Invocazioni (secondo Haziel).

Il dono da loro dispensato.

Le date di reggenza. (secondo Haziel e secondo Pier Luca Pierini)

Una breve descrizione dell’energia dell’entità contraria.

La meditazione associata all’Angelo e la relativa immagine composta da lettere dell’alfabeto ebraico.

Corrispondenze con le simbologie degli Arcani maggiori.

Cori di appartenenza e Arcangeli di influenza.

La composizione del Coro degli Arcangeli.

57 Nemamiyah

58  Yeyale’el

59 Harahe’el

60 Metsara’el

61 Umabe’el

62 Yahehe’el

63 ‘Anawe’el

64 Mehiy’el

 Gerarchia Angelica Arcangeli.

 Gli Arcangeli, sono nella nostra tradizione Cristiana, gli angeli più familiari, in modo specifico l’Arcangelo Michele, a lui sono stati attribuiti molti miracoli e in suo onore sono consacrati molti luoghi. Gli Arcangeli appartengono al secondo coro della terza gerarchia celeste. Dirigono direttamente l’attività degli Angeli e qualche volta sono inviati da Dio con incarichi di grande importanza, per agire direttamente presso gli uomini e sono gli unici menzionati nei testi sacri. Gli Arcangeli custodiscono gli archetipi dello specifico elemento creato, collocato all’interno di una specie. Sovrintendono direttamente all’attività degli Angeli posti a custodia di ogni singolo elemento. Il termine Arcangelo è composto e deriva dal greco ”essere a capo” e  “messaggero”. La parola “Arcangelo” è usata solamente due volte nelle scritture (ma diverse volte nel Septuaginta) che è la versione della Bibbia in lingua Greca. Il santo ordine degli Arcangeli, per la sua posizione centrale nella gerarchia, partecipa affinché gli ordini dei santissimi Principati arrivino agli Angeli, in quanto riceve gerarchicamente le illuminazioni del Principio divino attraverso le potenze primarie e le annuncia benevolmente agli Angeli, e tramite gli Angeli le manifesta a noi, in proporzione alle sante attitudini di coloro che vengono divinamente illuminati.

Nella Bibbia sia nell’AT che nel NT, nella lettera di Giuda servitore di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, (versetto 9): ”l’arcangelo Michele, quando contendeva con il diavolo disputando per il corpo di Mosè, non osò pronunciare contro di lui un giudizio ingiurioso, ma disse: «Ti sgridi il Signore!».”

Nell’Apocalisse (versetto 7): ”Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, 8 ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo”. E ancora l’arcangelo Gabriele che è incaricato da Dio di spiegare le visioni a Daniele versetto (8, 16 e 9, 21).

Gli Arcangeli Michael, Gabriel e Raphael, sono a capo delle Gerarchie creative, sono desiderio-mente, Essi agiscono facendo risuonare “la Voce di Dio” che trova poi manifestazione per mezzo delle Intelligenze minori.

I rimanenti Arcangeli: Anael, Samael, Uriel e Sachiel vengono chiamati “i Reggenti della Terra”, in quanto governano i quattro elementi: Fuoco, Aria, Acqua e Terra.

Quindi per la nostra tradizione e quella ebraica, gli Arcangeli sono i messaggeri Divini, i protettori degli elementi e contro le forze maligne.

Nelle altre tradizioni esoteriche la loro funzione è molto più che semplici messaggeri e protettori sono: energia d’amore, il corpo astrale (o desiderio), il fuoco solare, Kama- desiderio. Il loro domino è sul piano astrale del nostro pianeta. Gli Arcangeli divennero esperti nel costruire un corpo con la sostanza del desiderio in ere molto antiche. Essi sono perciò capaci di istruire e guidare esseri meno evoluti di loro come l’uomo e gli animali, per insegnargli a modellare e utilizzare il loro corpo del desiderio.

Il loro confine si espande fino a Mercurio, agli Arcangeli tuttavia, “piace” espandersi ed effondersi nella spiritualità dell’universo, non potrebbero estendere però la vita oltre un dato limite, se qualcosa non venisse loro in aiuto.

In questa loro espansione vengono in aiuto agli Arcangeli le entità dello spazio spirituale, che sono chiamati Cherubini. È una categoria di entità spirituali particolarmente elevata quella dei Cherubini, poiché hanno il potere di accogliere a braccia aperte gli Arcangeli.

Da questa collaborazione, per così dire, abbiamo acquistato un concetto importante, la prima idea della cooperazione di talune entità spirituali dell’universo col nostro pianeta. E per noi umani l’idea di una collaborazione fra fratelli, in quanto siamo tutti figli di nostra “Madre” la Terra. Vengono chiamati anche spiriti del fuoco o di razza infatti, in un’anima di popolo vive e opera quello che chiamiamo uno spirito del fuoco o un Arcangelo. Esso regola il rapporto del singolo uomo con l’insieme di un popolo o di una razza. Nell’evoluzione umana gli uomini ricevettero gli spiriti di Mercurio, Arcangeli, in epoche passate (Atlantide), che potevano permeare il corpo fisico e il corpo eterico degli uomini. É importante sapere che nell’antica Atlantide esistevano uomini che in realtà erano Arcangeli, che nel loro corpo fisico e nel loro corpo eterico portavano incarnato un Arcangelo.

Se riflettiamo che gli Arcangeli hanno il compito di dirigere interi popoli, capiremo che un tale uomo, che portava in sé un Arcangelo, poteva realmente dare senz’altro a una data popolazione dell’Atlantide le leggi ad essa corrispondenti ch’egli aveva lette nei cieli. Ed oggi l’umanità ha in sé quelle facoltà “sentimenti-emozioni” trasmesse da queste grandi entità chiamati Spiriti di Razza o Arcangeli .

È possibile percepire gli Arcangeli solo nel vento e nel fuoco e ovviamente bisogna cercare con l’occhio chiaroveggente, questa bellissima Gerarchia, potente e protettrice degli esseri umani.

Arcangelo MICHELE e Coro del Angeli Arcangeli.

POTENZA DELL’INTELLETTO A CAPO DEL CORO DEGLI ANGELI ARCANGELI.

La sede di Michele, Potenza dell’Intelletto, è l’ottava Sephira, o Turbine MERCURIO-HOD.

 Il suo Nome (Mikael, o Ma-Ha-El) significa “simile a Dio”; o “chi è simile a Dio?”

Questo Arcangelo rappresenta infatti la Trinità di Dio già nella tradizione ebraica; Dio Uno e Trino (Giov.1:1), e anche la prima Persona della Trinità: il Padre. Il nome מיכאל è composto da tre parti.

La prima, מי Mi, “Chi?”, designa la suprema essenza divina (Zohar): indica Dio prima della Creazione, “Colui che è”; il Creatore del firmamento (Is. 40:26; cfr. Ap.3:14). La parte centrale, la lettera כ, (K, kaph), “come”, ha valore di assimilazione e di uguaglianza e insieme di distinzione; designa il Verbo, il Figlio Creatore in virtù dell’Onnipotenza e Amore del Padre. La terza parte אל, “Lui l’Altissimo”, indica Dio Padre.

Anche in sanscrito Maha significa “grande” e El sta per Dio.

L’Arcangelo Michele, o San Michele Arcangelo, è da sempre amatissimo, molto conosciuto e venerato, in quanto entità a capo delle schiere angeliche (Ap.12:7): chiamato anche Firmamento delle Stelle (Is.40:26) (il firmamento è considerato il suo stesso corpo) è l’immane energia che schiera costantemente tutte le Forze angeliche nella lotta contro le Forze del Male. Con la sua spada trafigge il drago e squarcia il buio, sconfiggendo le tenebre; è dunque il protettore dalle insidie delle forze oscure. Nel canone romano arcaico è chiamato “il Santo Angelo”, con un singolare collettivo che ricomprende in sè tutti i santi angeli.

Suoi archetipi sono tutte le figure mitiche che sfidano, e sconfiggono, il drago. Il suo ruolo centrale di capo delle armate Celesti ne fa il vincitore della Bestia e il vincitore per eccellenza di tutte le battaglie.
 Il suo aspetto di guerriero vittorioso gli vale la devozione di tutti gli eserciti, dai tempi più arcaici fino ai giorni nostri. Nella tradizione cristiana, dalla visione con cui apparve a Costantino prima della battaglia contro Massenzio (mostrando la croce fiammeggiante con la scritta “In hoc signo vinces”), a quelle con cui pretese da Lorenzo di Siponto la “Celeste Basilica” nella grotta del Gargano, Michele giunge fino a noi come Principe delle Milizie Celesti, Guerriero e Difensore della Luce, solitamente raffigurato nell’atto di imporre il proprio controllo (K) sulle forze del Male e del Caos. La lettera כ (K, kaph) è appunto il geroglifico del potere, del possesso, dell’afferrare…: cioè del comprendere.

Ma tutti gli Arcangeli hanno nella loro indole un forte elemento K, cosa molto importante da ricordare.

Questo non simboleggia solo la loro potenza ma ci ricorda che è loro compito, tra le Gerarchie celesti, proprio capire (e far capire), cioè accerchiare, (dal latino comprehendere) per poter infine annientare, togliere di mezzo. Così anche noi, inevitabilmente, per poter andare oltre, possiamo superare (togliere di mezzo) solo quanto abbiamo, prima, veramente compreso.

Invocazione di Rudolf Steiner all’Arcangelo Michele.

Michael, prestami la tua spada:

armami perché io possa vincere in me il Drago.

Riempimi della tua forza perché possa prevalere

sulle Forze che vogliono paralizzarmi.

Agisci entro di me perché splenda la luce del mio Io,

così ch’io possa compiere azioni degne di te, Michael.

CORO ANGELICO.

L’Arcangelo Michele presiede al Coro degli angeli Arcangeli, i quali sono i custodi degli archetipi divini e sovrintendono direttamente all’attività degli angeli posti a custodia di ogni singolo archetipo – elemento – creatura. Riguardo all’umanità, dice Haziel che è loro compito stimolare in modo precipuo il nostro senso pratico. Secondo l’antroposofia essi hanno anche il compito più vasto di coordinare armonicamente la vita del singolo con quella di collettività più grandi, favorendo ad esempio la connessione fra le persone con i popoli, le razze e l’umanità intera.

 

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